NASCE PER NOI PDF Stampa E-mail
VITA PARROCCHIALE - catechesi

25 Dicembre 2010  Messa del giorno

(riflessione religiosa a cura di don Gianluca Padovan)

ieri notte ci siamo riuniti per celebrare la nascita del Signore Gesù, ed oggi ci ritroviamo ancora per contemplare il mistero di questo bambino. Così piccolo, eppure più grande dell’Universo stesso. Appena nato, ma già presente prima dell’inizio di ogni cosa. Inerme ed impotente, ma tutto è stato creato per mezzo di lui.

 


Michelangelo Tondo Doni -Uffizi FirenzeQuesto è il mistero del Natale, che concilia le differenze e mette insieme una cosa e il suo contrario. Perché Dio diventa uomo, il cielo incontra la terra, l’eternità si fa strada nel tempo.

E così la poesia di Giovanni, che cerca in qualche modo di darci un’idea della rivoluzione compiuta da Dio quando si fa carne in Gesù, oggi ci invita alla contemplazione.

Non siamo qui per chiedere qualcosa, oggi, ma per lodare, per stupirci, per farci tante domande.
Chi sarà mai questo bambino, perché di lui si dicano cose così straordinarie?

È il Figlio di Dio che viene per noi, e noi possiamo accoglierlo per diventare figli come lui. Perché ricordiamolo, il Natale non è un momento in cui Dio si fa bello per essere ammirato da noi, ci mancherebbe! Natale è Dio che si fa dono, Dio che ci da tutto se stesso per renderci come lui. Dio nasce uomo, perché noi uomini possiamo diventare come Dio! È possibile, non è solo una fantasia.

E diventare come Dio non significa poter fare tutto ciò che si vuole, ma comportarsi come lui si è comportato. La vita di questo bambino, che durante l’anno i Vangeli ci raccontano, è il nostro modello, è l’esempio concreto e possibile. Tutti possiamo comportarci come Gesù, tutti possiamo agire come ha agito lui. Il suo comportamento non è qualcosa di esclusivo, da lodare e basta. È semplicemente il modo più umano di vivere, il modo da imitare!

Tutti siamo nati da nostra madre, tutti siamo stati bambini, e allora tutti possiamo essere uomini e donne capaci di amare, di essere giusti, ci compiere opere buone come Gesù, e come lui vivere restando fedeli a Dio nostro Padre.

Questo è l’annuncio del Natale, questa è la luce che oggi il Signore accende per noi: Gesù è come noi, e noi possiamo essere come lui, e la sua vita può essere la nostra vita, la sua gloria può essere la nostra gloria, il suo amore può essere il nostro amore. E allora sì, assomigliando sempre più al Figlio di Dio, anche noi saremo figli, e potremo davvero pregare Dio chiamandolo Padre.